lunedì 5 dicembre 2011

Il Pandoro (con la P maiuscola)

© agnesegambini.it
Il Pandoro con la P maiuscola, quello che non ha bisogno di presentazioni perchè fa storia da più di cento anni. Credevo che sul Pandoro Perbellini non ci fosse più niente da dire, che le parole fossero inutili - non è forse vero che un assaggio a volte vale più di mille parole? Ma poi mi sono imbattuta nelle foto di Agnese di l'amaranto e il melograno e ho cambiato idea. Le sue immagini catturano perfettamente l'essenza di questo dolce senza tempo. Una magia che inizia dalla confezione - un foglio di carta bianca, legato con l'intramontabile filo rosso e il rametto di legno, sul quale spiccano le lettere rosse dal sapore vintage. Lo scarti e il profumo di burro e vaniglia ti riempie il cuore. Quando lo tagli, la lama del coltello affonda nell'impasto e sembra quasi di sentire un fruscìo. Poi lo assaggi - un impasto setoso e morbido che più non si può, dal gusto pieno e rotondo, ma straordinariamente leggero. A volte uno scatto vale più di mille parole. Grazie Agnese :-)

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